Dietro ogni crepa di muro ed altre storie - Il concerto
Che c'è una storia da raccontare, sai, dietro ogni crepa di muro, nascosta lì dove il tempo non passa mai, per ogni evento futuro
E' difficile definire la musica di Erica. Potremmo parlare di terra, della sua terra, e dunque di quelle sonorità tipicamente italiane che si respirano in alcuni suoi pezzi, ma anche di quel Sudamerica che ha esplorato e amato profondamente (e dunque di bossanova) ma potremmo parlare anche di Fabrizio de Andrè, come delle voci di altri grandi cantautori italiani e stranieri, che le hanno insegnato a raccontare storie con la musica.
Erica racconta soprattutto di gente, di persone immerse nei loro luoghi, di muri eretti per dividere, rimasti per poter guardare al di là delle crepe che il tempo vi disegna e in fondo per essere scavalcati. Così che il pentagramma non è che una strada su cui danzare e far danzare queste figure, verso ciò che ancora non si conosce e che racchiude sempre in fondo brandelli di senso e verità.
Il progetto del disco “Dietro ogni crepa di muro” nasce proprio per questo, per poter narrare di storie e di luoghi, alla maniera degli antichi cantastorie e menestrelli che di città in città radunavano attorno a sé persone ansiose di ascoltare racconti venuti da lontano. Non a caso nel disco hanno suonato anche musicisti di strada, provenienti da paesi diversi e incontrati proprio quando anche Erica provava a cimentarsi nell'arte di strada a Venezia.
Come ogni cantastorie che si rispetti, Erica si esibisce spesso da sola, accompagnata soltanto dalla sua chitarra, intervallando canzoni a poesie e brevi racconti.
Il repertorio si sviluppa come un viaggio, tra figure vicine e lontane, paesaggi e cartoline, coccinelle e souvenir: un viaggio che chi percorre insieme a lei difficilmente dimentica.
Ingresso con tessera Arci e offerta libera