I resti del suo abside fanno parte ormai del paesaggio viabilistico, uno spartitraffico in via Larga tra auto incolonnate, sembrano i ruderi di una qualche demolizione post-unitaria o i brandelli di un bombardamento della guerra.
Tutto molto più recente purtroppo. La Chiesa di San Giovanni in Conca, di origine paleocristiana e ricostruita un paio di volte nel medioevo, venne demolita nel secondo dopoguerra per fare spazio a un progetto viabilistico che non venne mai realizzato. Nel frattempo l'edificio era stato accorciato di una campata e demolito il campanile.
Triste epilogo a causa di interessi speculativi, per un edificio tra i più antichi e interessanti di Milano, il cui momento di gloria probabilmente corrisponde al XIV secolo, quando i Visconti ne fecero la propria cappella gentilizia tra affreschi e sculture sepolcrali di magnifica fattura, come.
Si conserva la facciata staccata e riappiccicata sul nuovo tempio valdese in via Francesco Sforza, e una serie di opere prima presenti all'interno, come la imponente statua equestre del duca Bernabò Visconti, ora al Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco. E soprattutto l'intera abside sotterranea, medievale, uno delle due rimaste a Milano, vero viaggio nella città medievale.
Stasera ne parliamo con Stella Ferrari, storica dell'arte.