L'ISIS, il cosidetto “califfato”, è una presenza ormai fissa nel nostro immaginario occidentale, soprattutto per due aspetti.
Da una parte le cronache di repressione e ferocia nei territori del suo dominio, di cui si ha notizia quasi solo attraverso i suoi stessi canali ufficiali riportati con enfasi dai media occidentali, perché nessun giornalista o voce indipendente può entrare nel Califfato (ben diversa ad esempio la situazione con AlQaeda e i taleban).
Dall'altro le vicende attuali degli attentati europei alla quotidianità del mondo occidentale: atti che colpiscono spesso i luoghi più banali della vita di tutti i giorni, attuati con modalità spesso individuali che esulano dalla classica pianificazione delle organizzazioni classiche (a volte prevedibile dall'intelligence), opera dei cosiddetti “lupi solitari” o dei “foreign fighters” tornati dal Medio Oriente.
L'ISIS dal canto suo ha adottato con grande spregiudicatezza le modalità della comunicazione proprie della cultura occidentale, e sa come colpire nell'immaginario popolare con la ferocia pubblica delle esecuzioni oppure con la distruzione dei monumenti artistici e archeologici. Fino ad arrivare nei suoi canali a prefigurare l’occupazione di Roma, la culla dei “crociati”.
L'opinione pubblica incolta o disinformata tende ad appiattire l'intero ISLAM sul califfato dell'ISIS, nonostante i distinguo delle comunità islamiche, e di questo ne approfittano sia i politici più opportunisti e conservatori rinnovando il rifiuto all'immigrazione (tra gli ultimi Beppe Grillo), sia gli stati nazionali per restringere le libertà civili.
Ma cosa è realmente l'ISIS? Come si è formato? È veramente quello che racconta di se stesso o è altro ancora? Qual è il suo progetto?
La Pianta Anarchica organizza questo incontro per conoscere l'ISIS al di fuori dello spauracchio dei media, e ne parla insieme a Giovanni Parigi, docente di Mediazione Linguistica e Culturale all'Università degli Studi di Milano