Nella Fantascienza ci sono tracce della letteratura e del pensiero utopico?
Che questa letteratura di genere non sia da considerarsi solo evasione per anime semplici, è un pensiero ormai sostanziato da innumerevoli autori e titoli: da Asimov al CyberPunk, la fantascienza è stato il luogo dove sono stati tratteggiati futuri distopici e proiezioni sociali e politiche, degenerazioni autoritarie e ribellioni. In maniera spesso programmatica, ma a volte inconsapevole, la fantascienza ha spesso affrontato temi squisitamente politici: uno dei titoli più lucidi e interessanti è proprio “I reietti di un altro pianeta”, pubblicato nel 1974 da Ursula Le Guin, una delle principali autrici di fantascienza, scomparsa da pochissimi giorni.
Stasera la Pianta Anarchica, come piccolo omaggio alla scrittrice canadese, rivolge lo sguardo alla letteratura dell'immaginazione – per usare le parole di Ursula - e a come può contribuire al dibattito e allo sviluppo del pensiero politico.
Con noi Paolo Pasi, giornalista e scrittore anche di fantascienza, Nicoletta Vallorani, scrittrice e docente di letteratura inglese all'Università degli Studi di Milano, e Chiara Reali, della casa editrice Zona 42, che ci racconterà cosa produce la letteratura di fantascienza oggi (c'è ancora utopia?). Per la Scighera Andrea Perin