Una serata dedicata all’improvvisazione radicale che si spinge al limite dello strumento e che percorre la saturazione e la profondità sonora, il silenzio, attraversando il corpo, il gesto, il respiro, il movimento di volta in volta in relazione ad un preciso contesto spaziale.
Una ricerca sulla purezza del suono nella dimensione del tempo: Michel Doneda con i sassofoni incontra il percussionista Filippo Monico
A Seguire interverranno i musicisti del Milano Music Collective dando vita a diverse formazioni estemporanee per poi riunirsi tutti insieme in un ultimo set orchestrale.
Michel Doneda è nato nel 1954 nel sud-est della Francia ed è musicista autodidatta. Ha fatto dell’improvvisazione una pratica sonora e di vita tanto radicale e profonda da esserne una delle voci più originali a livello internazionale. Negli anni ha sviluppato un approccio molto personale e una tecnica sassofonistica unica, grazie anche all’incontro e alla collaborazione con musicisti di tutto il mondo come Elvin Jones, John Zorn, Fred Frith, Eliott Sharp, Daunik Lazro, Martine Altenburger, Barre Phillips, Tetsu Saitoh, Kazue Sawai, Fred Van Hove, Phil Wachsmann tra gli altri, e in tempi più recenti Keith Rowe, Gunter Muller, Bhob Rainey, Giuseppe Ielasi, Jerome Noetinger, eRikm. Musica elettroacustica, sperimentazione o free-jazz, il suo mondo collaborativo si apre alla danza, alla poesia, alla musica tradizionale e al rock sperimentale. Nel 2007, in compagnia di Mats Gustaffson ha suonato a Parigi insieme ai Sonic Youth. Nel 1992 fonda a Toulouse – anche insieme a Lê Quan Ninh - l'associazione La Flibuste che include musicisti, attori, poeti, danzatori e che si occupa dell’improvvisazione interdisciplinare. Ad oggi Michel Doneda ha inciso quasi 50 dischi per etichette europee, americane e giapponesi.