E’ uscito l’album d’esordio del quartetto milanese, che propone un nuovo genere, meticcio per definizione, laddove lo swing incontra la musica dell’Est Europa.
L’album SwingEst del gruppo omonimo è una prima opera della band, che presenta al pubblico la nascita di un nuovo genere, meticcio per definizione, in quanto incrocio di mondi musicali lontani: lo swing americano e la musica dell’Europa dell’est.
I quattro componenti della band vengono infatti da disparate esperienze precedenti e nel progetto SwingEst riuniscono le loro peculiarità stilistiche, il loro gusto e la loro tecnica, contribuendo a creare una sonorità viva, mutevole e originale, che richiama alla memoria diversi stili, senza
assomigliare veramente a nessuno di essi.
La chiave dell’esperimento è quella di prendere brani della tradizione balcanica, rom, klezmer, russa, turca, ecc. e riproporli in una nuova luce, colorandoli di ritmiche swing e arricchendoli di assoli, variazioni, deviazioni dall’ovvio e dal conosciuto; la stessa cosa avviene anche nel senso
opposto, per cui classici intramontabili del jazz cambiano completamente carattere se suonati su ritmiche balcaniche.
L’operazione rivendica la necessità di tenere vive le tradizioni, quella popolare dell’est Europa e quella dello swing americano, nutrendole di mescolanza e sperimentazione.
Convinti che il purismo stilistico e la classificazione per generi siano un limite per lo sviluppo della creazione artistica, gli SwingEst prediligono la contaminazione, e si muovono in direzione della reale cancellazione di ogni possibile confine culturale, sociale, artistico.
I due generi prìncipi, che fondendosi l’uno nell’altro si rinnovano, sono in origine assai lontani: sono diverse le ritmiche, l’andamento e ’accentuazione delle melodie, la costruzione delle armonie, ma hanno un fortissimo comune denominatore, entrambi i generi invitano al ballo, non
tanto quello codificato da passi e sequenze, piuttosto il ballo libero, espressione di energia, inno alla vita. E la musica degli SwingEst celebra appunto la vita e i suoi modi di irrompere, libera e un po’ folle, incalzante e romantica.
Gli SwingEst sono:
Marta Pistocchi, violino
Guido Baldoni, fisarmonica
Stefano Fascioli, contrabbasso
Paolo Zucchetti, batteria/percussioni