Per gli austriaci era solo una grande stalla, ma quando nell'Ottocento i restauri rimossero gli intonaci si scopri che la grande sala nel torrione del Castello Sforzesco era la “Sala delle Asse”, il suggestivo ambiente in cui ospiti ed ambasciatori erano accolti dagli Sforza. Era stato affrescato da Leonardo da Vinci nel 1499, che aveva dipinto sulla volta un finto pergolato costituito da una serie di rami e da corde dorate e annodate che si intrecciavano.
I resti originali vennero integrati da pitture contemporanee fino a comporre un ambiente che, con l'allestimento del BBPR nel secondo dopoguerra, è rimasto visibile fino a qualche anno fa. Ora è chiusa al pubblico per un ampio progetto di restauri.
Per il primo incontro di “Aperitivi artistici”, Francesca Tasso, responsabile dei Musei Artistici del Castello Sforzesco, ci illustrerà le vicende e il significato di questa sala, e soprattutto il racconto dei restauri in corso e il loro obbiettivo. Aiutandoci a capire questo importante lavoro di Leonardo da Vinci, tra i pochi rimasti dei suoi quasi vent'anni di vita milanese alla fine del Quattrocento.