Un soprendente concerto del duo sardo Elva Lutza (Nico Casu e Gianluca Dessì) in compagnia di uno dei più grandi interpreti della tradizione provenzale dei trovatori: il cantante francese Renat Sette.
Una collaborazione nata nel 2012 e cresciuta fino alla pubblicazione dello straordinario "Amada", un disco che fa immergere gli ascoltatori nei canti tradizionali di queste due terre attraverso la rielaborazione, l’improvvisazione e un gusto che veste queste tracce di una contemporaneità sorprendente. Un lavoro dove i canti d’amore e le ballate sulla guerra danzano insieme a canti sacri sardi e occitani, i divertimenti sonori si alternano alle serenate, fino a lasciare spazio a un delicato omaggio a Maria Carta nel ventennale della sua scomparsa.
Ingresso con sottoscrizione libera e tessera Arci 2015
ELVA LUTZA
Nico Casu - voce, tromba
Gianluca Dessì - chitarra, bouzouki
Gli Elva Lutza sono i vincitori del Premio Parodi 2011, una vittoria accompagnata da uno straordinario successo di pubblico e dall’unanime consenso da parte della qualificata giuria del premio.
La passione comune per la musica popolare, frequentata per oltre due decenni come musicisti, studiosi e appassionati, ha portato all’incontro fra Nico Casu, trombettista e cantante (già collaboratore, fra gli altri di Daniele Sepe, Nuova Compagnia di Canto Popolare e Roberto de Simone) e Gianluca Dessì, chitarrista dalle varie esperienze in ambito etno-folk.
Il nome del duo può richiamare il nome di qualche antica diva della canzone dei paesi del socialismo reale, come agli stessi componenti del duo piace far credere, ma è invece un nome sardo: elva lutza è l’erba magica, l’erba delle fate. Ed è questo nome a dare il titolo anche al loro primo lavoro, pubblicato nel 2012 da S’ArdMusic e distribuito da Egea in tutta Europa.
Il risultato dell’impasto fra due musicisti così diversi per esperienze e approccio è un vero viaggio nella musica tradizionale di varie regioni dell’europa (Balcani e Sardegna in primis, ma anche sud-Italia e isole britanniche); lo spirito non è certamente quello del revival, o semplice riproposta, ma una rielaborazione in cui jazz, musica contemporanea e musica popolare si ritrovino ad essere “parenti acquisiti” e diano vita a una performance assolutamente originale dove possano convivere la doina rumena, il ballu tundu, la gavotta bretone e mille altri input musicali, fra cui, ovviamente l’improvvisazione.
RENAT SETTE - voce
La sua voce calda e potente, la grande esperienza sul palco e il suo importante lavoro nella trasmissione orale fanno di Renat Sette una delle figure piЭ riconosciute della canzone popolare provenzale e della tradizione occitana in generale.
Cantante dell’Alta Provenza, forse il più carismatico fra gli esponenti del revival della musica provenzale, Sette è conosciuto per le sue performance a cappella e le collaborazioni con gruppi musicali dei paesi del Mediterraneo, come i piemontesi Dona Bela, il percussionista persiano Bijan Chemirani e il mandolinista francese Patrick Vaillant. La sua discografia copre generi che vanno dal tradizionale al folk revival, fino alla world music e alla canzone d'autore.
Nato a Nizza, Renat Sette è cresciuto nella cultura e nella lingua tipica delle zone interne della Provincia nizzarda. Muratore specializzato nelle tecniche di costruzione tradizionali, è con lo stesso spirito che mette in pratica le conoscenze popolari e che di consequenza sviluppa il suo talento naturale di cantante, lavorando, insieme all’associazione Cantar, agli antichi canti dell’Alta Provenza.
Attualmente si dedica particolarmente alla composizione delle melodie originali, ispirate alla poesia occitana. "Un Uomo ha attraversato il Mondo", produzione originale 2012, riunisce una quindicina di poemi di Serge Bec. Diversi album sono stati insigniti della prestigiosa valutazione «quattro stelle» dal Monde de la Musique, degli incoraggianti «Bravo» dal Trad’Magazine, un «coup de coeur» dell'Académie Charles Cros).