Lauda lu mari e teni la terra
nun c’è cosa cchiù granni e cchiù bedda.
Aquai l'ultimo progetto dei Domo Emigrantes.
"qui" in dialetto salentino; nel modo in cui è scritto richiama l'acqua, nello specifico l'acqua del mare che nella sua immensità ha sempre ispirato l'uomo e le sue tradizioni; fonte di vita e di energia, tramite tra il sole e l'uomo stesso. È qui, nel mare, in ogni dove e nel pensiero quotidiano di chi si allontana solo fisicamente che è tenuto al sicuro il senso forte di appartenenza di chi parte certo soltanto del proprio ritorno. Ci si confida con il mare, in uno scambio intimo! L' unico capace di infondere il coraggio giusto e di ricordare, attraverso la sua essenza, quanto ognuno di noi sia legato alla propria terra, tanto quanto lo è il mare stesso. È attraverso la forza delle sue onde, sotto il consiglio del vento, che ti rassicura! Il mare insegna a non aver paura di partire, per sua natura bagna le terre più lontane in un continuo dinamismo. Ma il mare non cambia e noi siamo sempre gli stessi. E in ogni viaggio e in ogni angolo di terra portiamo ciò che ci hanno insegnato, i nostri avi e il nostro mare. Conoscerlo per interpretarne le parole ogni volta che si infrange... essere consapevoli di essere un tutt'uno tra passato e futuro e che non ci sia un orizzonte che divida, così come il cielo e le acque si riconoscono in un'unica identità. Il dovere morale di conservare la naturale saggezza e di consegnarne l'enorme risorsa e bellezza alle nuove generazioni.
DOMO EMIGRANTES
Stefano Torre: voce, chitarre, bouzuki, mandolino, friscalettu, zampogna
Filippo Renna: voce, tamburi a cornice, percussioni
Ashti Abdo: voce, percussioni, saz (tambûr)
Lello la Porta: fisarmonica, friscalettu, zampogna
Andrea Dall'Olio: violino
Gabriele Montanari: Violoncello