Nell'infuriare delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, senza tricolori al vento né mani sul cuore, vorremmo raccontare a modo nostro la nascita di una nazione. La serata sarà composta da due diversi spettacoli: il primo, Ritratti (o si muore), è un reading musicale basato su 52 audio-documentari biografici, storie di gente comune che compongono un ritratto possibile di quel mosaico chiamato “Italia”. Il secondo, L'Italia l'è malada, è il racconto della prima crisi economica attraversata dal paese, culminata con i moti del pane del 1898 e le cannonate di Bava Beccaris a Milano. Lo spettacolo alterna i canti popolari dell'epoca alle cronache di quegli eventi.
Ecco nello specifico il programma della serata.
Ore 21.00: Ritratti (o si muore)
Reading musicale prodotto da Suoni Quotidiani, "osservatorio sociale sulle normalità" attivo a Verona dal 2007, realizzato a partire dall'omonima serie di audio-documentari. L'Unità che qui si vuole raccontare è quella che pone la differenza come dato strutturale e non negoziabile alla base di ogni relazione sociale, quella che costruisce i legami che trasformano gli individui in persone. Una storia dell'Unità d'Italia che non scava nel passato, ma che utilizza il presente per scandagliare le fondamenta su cui costruire un futuro di lungo respiro. Con Marianna Stella, Francesco Speri e Jonathan Zenti. Qui il trailer: http://www.suoniquotidiani.it/ritratti/video1/
Ore 22.00: L'Italia l'è malada
1898: dalle zolfare siciliane alle grandi fabbriche milanesi l'Italia intera è scossa da una protesta spontanea e disperata. E' il grido di un popolo stremato, dissanguato da decenni di tassazioni inique, massacrato da repressioni feroci, affetto da una male antico e terribile: la fame. Ancora una volta la risposta del potere è nel cannone. Con l'eccidio milanese del Generale Bava Beccaris culmina la crisi di fine secolo. Il racconto dei fatti del '98, attraverso le parole cariche di indignazione di Paolo Valera e il manoscritto inedito di un testimone diretto, si intreccia alla storia dimenticata dei primi quarant'anni dell'Italia unita. Una doppia narrazione scandita dai canti e dai racconti che testimoniano le condizioni di vita, le lotte e le aspirazioni di un popolo tradito dai suoi stessi governanti. Sarà un anarchico venuto da lontano, all'alba del nuovo secolo, a voler pareggiare i conti...
Canti e musiche di scena: gruppo di canto popolare Voci di Mezzo
Letture: Oscar Agostoni, Laila Sage, Livia Brambilla
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Ingresso libero con tessera Arci