“La frontiera ha un carattere francamente inspiegabile”: una umanità in movimento attraversa i confini ogni giorno in cerca di una vita migliore, a volte semplicemente dignitosa, violando quelle barriere artificiali che le sono state imposte nel territorio.
In un libro che alterna la narrazione personale a descrizioni e analisi, Alberto “Abo” di Monte percorre cinque dei percorsi che i migranti seguono per attraversare l'arco alpino e raggiungere il Nord Europa, gli stessi che avevano seguito nel secolo scorso gli esuli, gli ebrei in fuga dalle leggi razziali, gli antifascisti o i semplici emigranti nostrani. E come a quei tempi affrontano difficoltà, sofferenze, non di rado lasciano morti senza nome. Spesso respingimenti.
Si parte da Ventimiglia, con una deviazione in Val Roja e una tappa a Bardonecchia e a Claviere, prima di prendere la via del nord lungo la linea immaginaria che unisce i tre laghi tra Luino e Chiasso, per spostarsi infine nei pressi di Trieste passando per il Brennero.
Un libro per spiazzare l'idea abituale di sentiero: non più disciplina outdoor, civiltà contadina o comunque ambiente montano e naturale. Ora anche percorso per chi, per scelta, per obbligo e per necessità, intraprende un viaggio, trasformandosi in migrante dopo essere stato esule, perseguitato o discriminato.
Saranno presenti Alberto Di Monte e Anna Casaglia, ricercatrice all'Università di trento, autrice dell'introduzione. Per la Scighera Andrea Perin.
Alberto Di Monte, Sentieri migranti. Tracce che calpestano i confini, Mursia, Milano 2021, 168 pp. 15,00 €
L'evento sarà seguito seduti ai tavoli secondo le distanze richieste dalla normativa, non sono possibili posti in piedi. Dal 1 giugno 2021 sarà possibile consumare anche all'interno.
Una volta raggiunto il limite previsto dei posti disponibili non sarà più possibile entrare.