Dove iniziano e dove finiscono i confini del pensiero anarchico? Se per qualsiasi sistema filosofico vitale è quanto meno arbitrario definirlo, a maggior ragione risulta problematico per l'anarchia che non segue una progressione addizionale ma si apre simultaneamente a diverse opzioni. Alcuni hanno visto il pensiero anarchico come il giusto equilibrio tra libertà ed eguaglianza (nella declinazione politica tra liberalismo e socialismo), altri l'antitesi di queste concezioni. Pur mantenendo un nocciolo duro irrinunciabile, il pensiero anarchico si è sempre posto come laboratorio aperto, influenzando e lasciandosi influenzare/attraversare, avendo in uggia l'ortodossia e dimostrando di essere calato nella contemporaneità. Anzi, amando i pensatori eretici e di confine, gente del calibro di Chomsky, Feyerabend, Vanegheim, Castoriadis che hanno prodotto nuovi innesti nella 'Pianta Anarchica'. Ne parliamo con il filosofo saggista Salvo Vaccaro dell'Università di Palermo. Conducono Lorenzo Valera e Dino Taddei.
Alle 21.30 circa per la rassegna "Cinema e anarchia": BRAZIL (GB 1985) di Terry Gilliam con Jonathan Pryce e Robert De Niro. Presenta Tomaso Aroldi
Ingresso libero con tessera ARCI