con: Claudia Ceretto, Annamaria Frammartino, Max Gavagna, Valentina Mosole, Roberta Rollero testi: Annamaria Frammartino e Max Gavagna sceneggiatura, canzoni e regia: Max Gavagna
Parlare di femminile oggi, senza essere tacciati di femminismo e contemporaneamente rimanendo slegati dalla distinzione uomo-donna è impresa ardua. Il femminile è collettivamente, culturalmente, rinchiuso in categorie, etichette, termini che sono il risultato del potere della cultura maschile separante. La donna-oggetto, nelle sue sfumature antiche e contemporanee, è uno dei prodotti più emblematici di questa cultura.
Dalla caccia alle streghe alla legge sulla fecondazione assistita, passando dal pensiero di Simone de Beauvoir e Kate Millet, rivisitando il pensiero di Freud ancora dominante, attingendo dai pregiudizi datati storicamente, dalla cultura popolare tradizionale, dal linguaggio di strada e da quello televisivo, ma anche accennando a testimonianze e studi medici sulle differenze di genere. Per dare voce a quel femminile così temuto, allontanato, separato dalla cultura perché slegato dalle distinzioni tra uomo e donna, che si manifesta come molteplicità, energia che sovverte gerarchie e ruoli mettendo tutto allo stesso piano. Donne e uomini. Chi governa e chi no. Lo spettacolo è il risultato di un percorso di documentazione, di studio, di elaborazioni e confronti a cui è seguita la scrittura del testo della sceneggiatura, dove ogni parola, ogni pausa di punteggiatura, ha un valore comunicativo ed evocativo.
La formula è quella del teatro civile, già patrimonio genetico dell'associazione. Come aedi e rapsodi della Grecia antica, trovatori delle corti medioevali o maschere della Commedia dell'Arte: artisti girovaghi, detentori della memoria popolare, spesso vati scomodi del destino di un'epoca, divulgatori di notizie, saggi e insieme cinici opinionisti sull'uomo e i suoi valori, viaggiano di città in città, ognuno nel proprio tempo e nella propria storia di cittadini, varcando ogni confine parlando una lingua comprensibile a tutti, quella dell'espressione artistica.
Diversi attori si aggirano, narrando fatti, storie, pensieri, accompagnandoli a gesti, musica, come fossero anime di un unico personaggio, un unico protagonista. Il femminile.
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