Jurnatèr è il termine che in Puglia indica i lavoratori a giornata, braccianti italiani, oggi quasi esclusivamente stranieri, “extracomunitari”, i moderni schiavi, ingaggiati giornalmente dai “caporali” e sfruttati dall’alba al tramonto per pochi euro nelle campagne del sud e nei cantieri edili del ricco nord est. Il progetto si realizza con il “Tributo a Matteo Salvatore” che ha l’intento di diffondere le bellissime e preziose canzoni scritte da questo importante e originale personaggio. Le sue parole, con emozionante poesia, ci raccontano la miseria, la sofferenza e la speranza del mezzogiorno italiano durante il ventennio fascista. Sono storie di braccianti, racconti di fame e disperazione ma anche storie d’amore e divertenti ballate ironiche di momenti di vita quotidiana contadina e di paese. Matteo è testimone di un sud arretrato, di una terra secca, sterile e inospitale, quasi un terzo mondo, spietato come quello dal quale arrivano i disperati di oggi. Il Tributo a Matteo è un recupero della memoria e la musica e le voci dei Jurnatèr danno nuova vita e attualità alla denuncia e al messaggio che trasmettono le sue canzoni.
Andrea Quaglia: contrabbasso
Antonio Meloni: chitarra, voce
Davide Orlando: flauti, percussioni
Federico Caroli: chitarre, voce
Giulia Larghi: violino, mandolino
Natalino Minchillo (Tataj): voce
Paola Giuliante: fisarmonica, voce
Special Guest: Raffaele Kohler Tromba
ingresso con sottoscrizione libera (che cosa vuol dire?)