I prodotti che si possono gustare alla Scighera sono stati scelti da un apposito gruppo di lavoro che, fin dai mesi precedenti l'apertura, ha cominciato a darsi da fare per tentare di coniugare qualità, eticità ed accessibilità economica, con l'obbiettivo di promuovere un consumo realmente responsabile.
Come tutti gli individui, o i gruppi familiari, la Scighera ha dei consumi; consumi e non vendite. Il dibattito su «quale consumo possibile» precede l'apertura stessa ed è rimasto sempre costante nel tempo. La gran parte delle esperienze in quest'ambito hanno riguardato la sfera privata, il nostro tentativo è stato quello di riportare gli stessi processi in un luogo «pubblico» per allargare il ragionamento critico a diversi campi della vita del singolo. Riteniamo questo passaggio un accrescimento della consapevolezza e in quanto tale un passo in avanti.
Speriamo quindi anche tramite l'esperienza della Scighera di fare in modo che la criticità e la consapevolezza del consumo non rimangano nel giro un po' elitario delle botteghe.
Esercitare la critica significa per noi sviluppare consapevolezza: si sceglie un prodotto in base a una precisa scala di valori, dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie, non accontentandosi di proporre prodotti certificati dai grandi marchi del Commercio Equo e Solidale.
Ogni scelta, anche quelle sbagliate o discutibili, è il frutto di un ragionamento e ogni compromesso è coscientemente un compromesso, e come tale presentato. Il rifiuto dell'assoluto etico, cioè la consapevolezza che qualcosa di meglio si può sempre trovare, implica anche la disponibilità a discutere le scelte fatte con chi abbia motivo di contestarle. Non deleghiamo ad altri il nostro senso critico, ma non pretendiamo neppure di partire da zero.
Un ottimo lavoro di inchiesta e di ricerca sull'eticità di ciò che consumiamo viene svolto da anni egregiamente da soggetti ai quali facciamo volentieri riferimento: il Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Francuccio Gesualdi, che pubblica ogni anno la Guida al Consumo Critico, l'esperienza di Critical Wine e infine la pratica ormai decennale dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS).
Il piacere materiale è il pane della Scighera e l'ascetismo è decisamente lontano dal nostro spirito.