La Scighera è lieta di ospitare "Il cineforum di Mr. Arkadin"
Vai alla pagina della rassegna
(Fantastico, regia di Jack Arnold,
b/n 79 minuti, USA 1954)
Nel film-fantastico di Jack Arnold, Il mostro della laguna nera, una pastorale
demoniaca, complesso e geniale, il tema che prende figura nelle immagini e nella loro concatenazione narrativa è quella natura istintuale dell'uomo (la parte maledetta) e della sua lotta per sopprimerla affinché egli possa comodamente installarsi nela civiltà sedato, amministrato, purgato della sua natura passionale. L'eroe del film combatte solo quando è minacciato il suo mondo, la sua logica, quando il mostro, che incarna il caos passionale che l'uomo ha rimosso, lo insidia. Il mostro è tutto ciò che non è addomesticabile, che non ha principi: an-archico. Non lotta per entrare nella maturità o per salvare l'umanità ma solo per conservare il suo posto, tuttavia la sessualità suggerita potentemente nella famosa scena sott'acqua, che mostra la Creatura mentre nuota al di sotto dell'eroina nella calde acque della laguna, benché rimossa quando riemerge diventa inestirpabile, qualcosa che è dentro di noi e che ci manda fuori del nostro consueto controllo.
Il mostro è anche l'alterità, il disparato, l'altro passato al lanciafiamme (o a colpi di winchester), l'esclusione dell'escluso che ha per motore e ragione la dominanza, aggressiva e forte del suo diritto brandito senza vedere (per opportunismo e mancanza di coraggio) la propria immagine allo specchio, quella del mostro.
INGRESSO CON TESSERA ARCI