Un locale, un centro sociale, una libreria, una scuola, una casa privata, un giardino, una piazza, un camper... qualunque luogo, purché sia raggiunto dalla corrente elettrica, può essere teatro di un Radiospettacolo. La strumentazione minima si limita a un computer portatile (ma anche un lettore mp3 può bastare) un mixer con una manciata di canali, qualche microfono e delle casse amplificate. Lo studio può essere allestito su un palco, ma anche semplicemente su un tavolo ben visibile.
I conduttori, per trattare il tema scelto, hanno a disposizione tutte le possibilità offerte dal mezzo radiofonico (collegamento telefonico con un ospite o con un inviato, interviste registrate o in diretta, uno o più ospiti in studio, partecipazione del pubblico attraverso le telefonate, stacchi musicali, servizi e reportage confezionati in precedenza, schede ecc); in più possono avvalersi di ulteriori elementi: uno o più attori possono eseguire interventi teatrali o letture sceniche, gli stacchi e gli intermezzi musicali possono essere suonati dal vivo, il pubblico può intervenire direttamente, tramite gli stessi microfoni della radio o tramite un radiomicrofono che viene fatto girare; alle spalle dei conduttori, che si occupano anche della regìa, inoltre possono essere proiettate immagini, filmati o spezzoni di film.
Il Radio Spettacolo può essere quindi uno strumento efficace per affrontare temi importanti, ma complessi e/o potenzialmente soporiferi in maniera semplice ed efficace.
Può essere una modalità brillante per moderare un dibattito, per presentare un libro, una rivista o un disco, per intervistare un ospite o anche semplicemente per affrontare un tema di attualità che ci interessa in quel momento, per presentare i risultati di un'inchiesta, di uno studio o di una ricerca, o per rappresentare i termini di un conflitto o di una lotta sociale.
25/12/2005, Radiospettacolo al Natale Anticlericale della Cascina Autogestita Torchiera di Milano
Cos'è Radio Bandita?
Un po' di storia
Galleria fotografica