Massimiliano Cranchi è un cantastoriacce scarso a suonare che vive sul fiume, la sua banda è composta invece da veri musicisti, Marco Degli Esposti coautore e autore di molti brani alla chitarra elettrica, Simone Castaldelli al basso, Federico Maio alla batteria, David Merighi alle tastiere, Max Dosoli al clarinetto e Daniele Merighi alle percussioni, più di così!
Il progetto Cranchi nasce nel 2010
Il primo cd, autoprodotto, Caramelle cinesi esce in sordina a febbraio 2011. Cd intimo e riflessivo sul tema dell'amore e del viaggio.
Nel 2012 esce Volevamo uccidere il re. Volevamo uccidere il re è folk. È canzone d’autore che sa di pianura e di fiume, di gente che vede le montagne ma non le ha mai scalate, che sente il profumo del mare ma non lo ha mai navigato.
A febbraio 2015 è uscito il terzo disco della banda: Non canto per cantare. Il titolo riprende il motto di Victor Jara, cantautore cileno su cui si incentrano alcune canzoni. La giornata descritta in 11 settembre ‘73, sulle note country di un banjo, è proprio quella del colpo di stato che destituì il presidente Allende e portò al potere Pinochet. Allo stesso Jara furono spezzate le dita, per impedirgli di suonare canzoni che potevano rivelarsi scomode per la dittatura militare.
Insomma, un concerto proprio tutto da ascoltare.
I Cranchi sono stati ospiti della serata finale del premio Tenco 2013.
Tra un concerto e l'altro Cranchi e la sua banda vivono sulle rive del Po.
Ingresso con sottoscrizione e tessera Arci 2015