Max Larocca (anche gestore dell'Arci il Progresso a Firenze e dell'etichetta La Chute!) e band ( Diego Sapignoli, Hugo Race, Gianfilippo Boni, Francesco Valente ecc...) presentano nuovo album “DÀIMŌN” ( La Chute/Santeria Records/Audioglobe 2023), uscito il 20 ottobre 2023.
La produzione artistica e gli arrangiamenti dell’album sono stati curati da Hugo Race, in collaborazione con Nicola Baronti.
Dàimōn è una collezione di canzoni che racconta – ricollegandosi al mito di Er raccontato da Platone ne “La Repubblica” - la ricerca di un destino individuale e del disegno/immagine che a esso soggiace. Ma è anche il racconto della lotta e del contrasto che può nascere con questo demone/angelo, il "compagno segreto" che accompagna il nostro cammino.
“Non sarà il demone a scegliere voi, ma voi il demone [...] La virtù non ha padroni; quanto più ciascuno di voi la onora, tanto più ne avrà; quanto meno la onora, tanto meno ne avrà. La responsabilità è di chi sceglie. Il dio non ne ha colpa.”
Max Larocca racconta in 10 canzoni intime che attingono al dark blues, alla musica da film e alla canzone d'autore un viaggio al termine della "notte dell'anima", per dirla con Giovanni della Croce.
Un cammino personale che diventa cammino collettivo.
"Non saremo più gli stessi" è il primo estratto dell'album: un soul moderno che mette subito in mostra quello che sarà uno degli elementi caratterizzanti di questa collezione di nuove canzoni: la voce seducente di Federica Ottombrino, artista napoletana già nel duo di culto Fede'n'Marlen che in "Dàimōn" ha un ruolo di primissimo piano. "Giorni di Alcione", "Nessun perduto amore", "L'abbandono" sono brani in accordature aperte che rimandano al folk visionario di Nick Drake, Tim Buckley, John Martyn ma anche Mark Eitzel - tutti riferimenti sottesi nella scrittura di Larocca.
Se "Fatale" e "La banlieue" sono racconti musicali in chiave nouvelle vague, ci sono anche 2 brani che raccontano con ampie metafore letterarie il momento buio della pandemia: "Leviatano" e "Cul de sac", che chiude l'album.