Con Pino Masi arriva in Scighera uno dei protagonisti della canzone di lotta (dura) degli anni settanta non rinunciando mai ad importanti riflessioni. Nato in Sicilia da padre toscano, Pino Masi è cresciuto politicamente a Pisa, dove la famiglia si trasferì verso la metà degli anni cinquanta. Fondatore con Riccardo Bozzi e Piero Nissim del Canzoniere Pisano a partire dalla militanza in Potere Operaio di Pisa nel settembre del ‘66, prosegue poi la ricerca e lo studio della cultura popolare con il Nuovo Canzoniere Italiano cantando con la Marini, Della Mea ed altri fino al ‘70. Dal ‘70 in poi, lavorando per i Circoli Ottobre, di cui fu anche dirigente, propose la Ballata di Pinelli ed altre decine di canzoni politiche che diventarono in breve patrimonio dei giovani della "nuova sinistra" uscita dalle lotte del ‘68. Ha collaborato con Gianni Boato, Cesare Bermani e Franco Coggiola alla parte musicale dello spettacolo teatrale La grande paura, con Dario Fo per le celebrazioni antifasciste nei pavese, con Pasolini per la colonna sonora del film militante 12 dicembre, con Gaslini in Musica totale e come unica voce cantante in Murales ancora con Dario Fo nella registrazione del Ci Ragiono e Canto per la RAI
Pino ha contribuito, fra i primi, alla nascita di una canzone politica non più genericamente antifascista o antimperialista o antidemocristiana, ma strettamente legata alla classe, alla sua condizione e ai suoi comportamenti e allo sviluppo della sinistra rivoluzionaria.
Pino da una parte ha concorso alla creazione di un filone della canzone politica della nuova sinistra, dall’altra ha sospinto alla ricerca di nuovi temi e di nuovi interventi anche altri cantanti politici più legati alla sinistra tradizionale e ai suoi tradizionali temi. Canzoni come Gino della Pignone o Mario della Piaggio sono significative di un nuovo costume di far canzone militante: partire da singoli episodi e da operai-simbolo.. Per Pino quindi la canzone politica è stata soprattutto un accessorio delle manifestazioni, al pari, delle bandiere, gli striscioni, gli slogan. La sua canzone è dunque semplice e cantabile, suonabile, generalmente, su pochi e semplici accordi. Masi, che non ha mai curato eccessivamente l’esecuzione, è dotato però di una voce eccezionalmente potente..
Ingresso con tessera Arci e sottoscrizione