A conclusione della rassegna Mondo in.Fame, gustiamoci il film "Il canto di Paloma" (Claudia Llosa, 2008).
Il Canto di Paloma (titolo originale in spagnolo “La teta asustada”) è una produzione del 2008, premiato con l’orso d’Oro al Festival di Berlino del 2009.
Nella pellicola si narra la storia drammatica di Fausta, una ragazza peruviana, vittima della credenza per cui il dolore può infettare il latte materno e trasmettersi al feto; Fausta, figlia di una donna violentata durante la guerra civile degli anni ’80 si trova a dover affrontare una vita segnata da questa situazione, che la spinge a un comportamento terrorizzato nei confronti dell’altro sesso, terrore in cui la patata diventa un inconsueto e folle strumento di tortura per cercare una sicurezza e protezione sessuale verso il mondo esterno. Su questo terrore e sulla devozione verso la madre, che spinge Fausta a cercare ogni mezzo e a uscire verso quel mondo, pur di racimolare i soldi necessari alle esequie, si dipana una storia di intensa drammaticità in uno scenario di stenti e di miseria dove è stridente il contrasto con il benessere dei ceti agiati ; una storia intensa narrata sempre in modo profondamente umano e che lascia il segno.