Due autori cresciuti nell’ambiente discografico e teatrale milanese, uno figlio di immigrati pugliesi e voce della sua città, Enzo Jannacci, l’altro esule istriano ed eterno straniero: Sergio Endrigo.
Jannacci porta un vento di lucida follia, di intelligente “nonsense” dai cabaret notturni alla poesia cantata. Schizofrenico e inimitabile, il medico-pianista amante del jazz collabora anche col futuro premio nobel Dario Fo.
Timido e introverso Endrigo unisce straordinarie intuizioni melodiche – suoi alcuni dei più clamorosi successi degli anni ’60 – a un amore profondo per la poesia cantata. Col poeta brasiliano Vinicius de Moraes e con Gianni Rodari firma anche canzoni per bambini.
La scaletta:
- Vengo anch'io no tu no
- Sfiorisci bel fiore
- L'armando
- Vincenzina e la fabbrica
- Son sciupà
- L'uomo a metà
- El purtava i scarp del tennis
- Io che amo solo te
- Aria di neve
- La prima compagnia
- Perché non dormi fratello
- Ci vuole un fiore
- L'arca di Noé
- Ballata dell'ex
Ingresso libero con tessera Arci