AY CARMELA!
Regia di Manuel Renga Con Maria Concetta Gravagno e Luca Mammoli
Lo spettacolo è ambientato durante la guerra civile spagnola, nel 1938.
Racconta la storia di due artisti di varietà spagnoli, Carmela, danzatrice di flamenco e Paolino, tenore di zarzuela, che dopo il matrimonio girano tutta la Spagna portando il loro spettacolo nei teatri e nelle piazze. La guerra però rovina i loro piani, per cui si ritrovano a dover passare da una città all’altra, soli, con costumi e scene che vanno via via logorandosi e perdendosi, a cercare feste e gruppi di miliziani da intrattenere, senza per questo perdere il loro spirito e la voglia di lavorare.
Una mattina, per sbaglio, oltrepassano la linea di confine fra nazionalisti e repubblicani e vengono arrestati. Dopo l’interrogatorio, vengono costretti a realizzare in pochissimo tempo una serata di spettacolo, per la truppa, alla quale assisterà anche un gruppo di miliziani internazionali repubblicani, condannati alla fucilazione il giorno dopo…
Il testo è una riflessione sul significato della morte, della morte come gesto eroico e della morte come mezzo di redenzione per il comportamento tenuto in vita.
La scelta fra la vita e la morte condizionerà completamente il comportamento dei due protagonisti dello spettacolo. Una scelta che bene si presenta allo spettatore come un continuo passaggio dalla risata alla commozione alla rabbia, soprattutto se mentre si lascia trasportare dalla poesia ogni tanto ricordasse che i fatti raccontati potrebbero essere successi realmente, anzi sicuramente sono successi e chissà quante volte.
L’ambiente in cui originariamente si svolgeva la vicenda è un teatro vuoto, lo stesso dove i due personaggi hanno cantato e ballato. Un luogo chiuso, che ripara in qualche modo Carmela e Paolino dall’orrore che invece si scatena all’esterno, quello delle fucilazioni, delle morti nascoste, delle trincee della guerra civile fratricida, un luogo dove con l’ingresso dei due artisti, filtrano anche le ombre dei fantasmi della guerra.
Lo spettacolo debutta il 23 Maggio 2012 nel teatro dell’Accademia d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano come saggio del secondo anno di regia, con repliche il 24 e il 28 maggio, circuita poi al festival di San Colombano al Lambro, al festival Toscolano Maderno Art Festival, con alcune date sul Lago di Garda, è stato inoltre in stagione presso IsolaCasaTeatro a Milano, e dopo aver registrato il tutto esaurito sarà ripreso nello stesso spazio nel 2013.
Coordinatrice del progetto: Tatiana Olear Accademia d'arte drammatica Paolo grassi Milano
Scene: Roberto Manzotti, Alice Capoani e Mattia Franco
Costumi: Enza Bianchini e Nunzia Lazzaro
Musiche tradizionali rielaborate da: Silvia Girardi e Emanuele de Checchi
Luci: Manuel Renga
Ingresso con sottoscrizione e tessera Arci