Programma:
dalle 15.00 alle 16.30
A voce stesa - Laboratorio di canto con Catello Gargiulo: i canti a distesa dell’area dei monti lattari
A' voce stesa, così vengono chiamati dagli anziani i canti eseguiti con la sola voce, senza strumenti. Il canto, nella zona dei Monti Lattari, ha assunto il ruolo principale in tutto il patrimonio musicale tradizionale, tutto ruota attorno ad esso. Accompagna tutti i vari lavori che vengono eseguiti nei campi ed in montagna durante l'anno. Per ogni lavoro esiste una melodia specifica, sviluppatosi sui movimenti e sui tempi (intesi come respiro) di quella determinata mansione. Si và dal “canto sulla zappa”, al “canto per la raccolta delle olive”, etc...
dalle 16.30 alle 18.00
Laboratorio di tamburo con Raffaele Inserra: tecniche esecutive sulla tammorra
Raffaele Inserra è attualmente il miglior suonatore di tammorra, quel che si dice un Maestro: profondo conoscitore della tradizione e dei vari stili esecutivi sul tamburo, costruttore esperto e interprete raffinato di questo antico strumento. Nel corso del laboratorio presenterà “la suonata” dei monti lattari: particolarmente interessante per l’utilizzo della “doppia terzina” e per le ricchezza delle possibilità interpretative del canto. Il versante nord dei monti Lattari è caratterizzato da una tammurriata molto ritmata, ricca di terzine e ritardi, quasi ad imitare l'ansimare in salita della gente di questi luoghi. Spostandosi sul versante sud, in costiera amalfitana,il ritmo diventa staccato e ripetitivo evocando atmosfere di antiche guerre, scendendo verso la piana di S. Antonio Abate il ritmo diventa, invece, più largo e posato.
dalle 18.00 alle 20.00
Laboratorio di danza con Hiram Salsano: la tammurriata dei monti lattari
La tammurriata è un antico ballo contadino diffuso in Campania , riconducibile alla tradizione musicale e coreutica della tarantella. Esistono vari “stili” legati alle diverse zone e ai contesti esecutivi, l’ elemento comune è la funzione sociale del ballo: la danza come momento di aggregazione, di condivisione delle proprie stanchezze e al contempo delle proprie gioie. Nello stile dei Monti Lattari, situati tra i golfi di Salerno e di Napoli, la tammurriata è basata sul ritmo continuo e incalzante del tamburo ed è caratterizzata da uno “schema” esecutivo che induce alla trascendenza dell’elemento razionale.
La danza svolgeva qui una funzione terapeutica: per i contadini rappresentava un irrinunciabile momento di ristoro dopo il faticoso lavoro della terra, e contribuiva alla riconquista delle energie fisiche e posturali smarrite durante la giornata.