Una giovane donna qualunque, vittima dei propri fallimenti, cerca un modo per dare una svolta alla propria esistenza. Tra un trasloco e il libro che avrebbe sempre voluto pubblicare - ma che non ha mai scritto - per lei il tempo sembra non passare mai. Nei momenti in cui è sola, noi spettatori siamo compagni invisibili: ci ritroviamo a spiarla, senza che lei percepisca la nostra presenza o ci rivolga mai la parola. A noi parlano altri tre personaggi: la madre, preoccupata per il futuro della figlia; il barista, reso cinico dalla vita; la portinaia, perennemente in cerca di compagnia. Ci raccontano di lei, del suo trasloco, delle sue giornate, del suo carattere, di come un giorno abbia deciso di sconfiggere la solitudine fondando una comunità; scegliendo un gruppo di persone con cui condividere la propria casa, regole, valori, pensieri, stile di vita.
Solitudine o vita comune? Rispondere è complesso: a volte è più facile fermarsi e rimandare, rifugiandosi in passatempi ipnotici, come possono esserlo quei documentari sui pesci che, in fondo, parlano di noi.
Anche se ci dovessimo estinguere è un alternarsi di solitudini che non riescono a trovare un punto di contatto. Frammenti di vita si alternano nel grigiore della scena, nella monotonia della quotidianità di cui tutti i personaggi sono vittime inconsapevoli. Nessuno parla di sé, nessuno viene ascoltato: il pubblico, in silenzio e distante, è l’unico interlocutore possibile.
uno spettacolo di Bonetti/Radice
con Livia Bonetti
drammaturgia e regia Noemi Radice
voci registrate Dario Sansalone, Noemi Radice
musiche originali Elena Radice
costumi Marilisa Cosello, Alessandra Marina
foto Matteo Colombo
DURATA 60 minuti
PRENOTA scrivendo a brumedellaribalta@gmail.com
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