La serialità televisiva sta conoscendo in quest’epoca un successo senza precedenti. La domanda “che serie TV stai guardando?” secondo Marina Pierri che da anni analizza questo fenomeno, è ormai l’equivalente del classico “che musica ascolti?” degli anni Novanta.
Una trasformazione che investe anche il ruolo dello spettatore, sempre più interattivo (fumetti, giochi di ruolo, forum) e sempre più soggetto partecipante.
Ma in che modo questa nuova fruizione può incidere sulla percezione di milioni di persone sulle tematiche sociali, culturali e politiche, dando voce a pezzi di società finora invisibili?
“Cose del genere” sceglie di aprire la sua terza stagione affrontando questo tema proprio con Marina Pierri, che nel suo “Eroine. Come i personaggi delle serie TV possono aiutarci a fiorire” (Tlon 2020) fa incontrare due mondi, quello del femminismo intersezionale e quello della Narratologia, per compiere un’analisi approfondita e avvincente sulla potenza dei personaggi e sulla loro capacità di agire a più livelli – grazie agli archetipi che incarnano - sulla nostra mente e sul nostro vissuto.
Con Marina partiremo dal “viaggio dell’eroina”, ribaltamento della struttura narrativa più tradizionale - quella del “viaggio dell’eroe” al maschile, per lungo tempo “generatore unico di storie da guardare” - per capire se davvero si sta scardinando un modello per arrivare a una pluralità di punti di vista, e di narrazioni.
Marina Pierri è cofondatrice è direttrice artistica di “FeST - Il Festival delle Serie Tv” e autrice del podcast “Soglie – Viaggio nei Mondi Narrativi” su Storytel. Nel 2023 ha pubblicato per Giulio Perrone Editore “Lila”, dedicato alla figura di Raffaella Cerullo de “L’amica geniale” di Elena Ferrante.
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Sarà presente Antigone, libreria lgbtqia+ specializzata in studi di genere, femminismi, arte e teorie queer, con una selezione di libri
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