"Amor ritiene uniti - gli affetti naturali - e non domanda riti - nè lacci coniugali". Così recita un noto canto anarchico della fine del secolo scorso. Per un anarchico, che rifiuta ogni tipo di coercizione in ambito pubblico, risulta ancora più intollerabile l'intromissione di poteri esterni in quella che viene definita la "sfera privata", e in particolare quella degli affetti e delle scelte sessuali. Temi sui quali da sempre il potere (non solo quello religioso) pretende di dire la sua, con l'intenzione esplicita di perpetuare l'istituto della famiglia patriarcale, fondamento primo della società gerarchica in cui viviamo. Eppure i teorici dell'anarchismo, così attenti a denunciare ogni forma di sopraffazione, hanno impiegato molto tempo per riconoscere questo nodo: anche in questo ambito il ruolo delle donne è stato per molto tempo marginale. Segno che quella dei ruoli di genere è forse la prigione più difficile da cui evadere.
Interviene Maria Matteo (Fai - Torino)
Moderano Dino Taddei e Lorenzo Valera
A seguire, per la rassegna "Cinema e anarchia",'Brutti sporchi e cattivi' (ITA 1976) di Ettore Scola con Nino Manfredi. Presenta Francesco Cannito
1976) di Ettore Scola con Nino Manfredi. Presenta Francesco Cannito