Double Feature: Dolores Motel Etc. + Alhazen 2.8
In Scighera una serata davvero particolare: due band indie con influenze diversissime alle spalle. Tanto eleganti cesellatori di melodie synth pop elettroniche i Dolores Motel etc. quanto crudi, embrionali con inaspettate venature prog gli Alhazen 2.8. Ma in fondo, se si scava appena sotto la superficie, tanto i Dolores quanto gli Alhazen sono figli della stessa eresia: quel grattare un pò di bellezza dal quotidiano paesaggio lunare. Perché nell'"anno in cui non siamo stati da nessuna parte, la tristezza spettacolare" non ci ha impedito quella particolare vendetta raffinata che è il... vivere.
I Dolores Motel Etc., band milanese indie-electro-rock-blues-pop, esistono sotto varie forme sin dal 2005. Oggi si propongono come duo, parte della scena invisibile dell'undeground meneghino, così underground che in pochi sono riusciti sin ora a vederli e sentirli, divinità comprese.
Presentano la loro ultima fatica “(What a) Spectacular Sadness”, una collezione di brani pubblicata nel mese di ottobre sulle maggiori piattaforme di streaming musicali ricca di infinite influenze, un disco che è un concentrato degli umori e delle manie di Alessandro Bazzana, che riversa quotidianamente in embrioni musicali il suo vissuto. Embrioni che crescono e prendono forma cullati e accuditi da Luigi Tarantino e Alessandro Tamburini diventando meticolose opere musicali. La continua ricerca e attenzione al dettaglio escludono, per merito, i Dolores Motel Etc. dal mercato musicale che al momento non li ha ancora scoperti.
Alessandro Bazzana Voce, basso, chitarre, Synth
Luigi Tarantino Voce, chitarra, piano, Synth
Vecchio mac programmazione e cose che con due mani non possiamo suonare
Gli Alhazen 2.8, attivi dal 2015, hanno realizzato alcuni demo incrociando punti di vista ed esperienze musicali diverse in un magma in continuo divenire. Da qui anche la scelta di scrivere e suonare unicamente pezzi originali sempre concepiti come grezzi e germinali, cercando di preservarne il carattere di immediatezza tramite l’utilizzo del minimo consentito di arrangiamenti e di una buona dose di improvvisazione.
Presentano il loro ultimo lavoro “The year we where nowhere” composto “in cattività” durante il lock-down.
Alberto “ master” Braida tastiere
Spartaco “iskra” Codevilla voce e chitarra
Gualtero “go” Ferrari basso
Jessica “jd” Grecchi batteria
Nadir “alien” Prevosti chitarra
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