“Pino, vita accidentale di un anarchico” è insieme un film d’animazione e un documentario con fotografie e filmati d’epoca; pensato principalmente per un pubblico giovane o che non conosce nei dettagli le vicende narrate.
Fanno da contrappunto all’animazione alcuni inserti corredati da immagini di repertorio (foto e video). Queste sequenze, che chiariscono il contesto storico e politico, sono essenziali per comprendere come una storia apparentemente piccola, sia diventata parte della Storia del Paese.
Quella di Giuseppe Pinelli è una storia conosciuta, raccontata in molte testimonianze, numerosi libri e opere teatrali di cui la più famosa è “Morte accidentale di un anarchico” di Dario Fo. Gli autori scelgono di raccontarla da un punto di vista inedito: sono i ricordi delle figlie che, un passo alla volta, ci fanno conoscere Giuseppe Pinelli.
Il racconto di Claudia e Silvia Pinelli comincia nel 1969, quando avevano 8 e 9 anni e si conclude nel 2009 quando la famiglia è stata ricevuta al Quirinale dal Presidente Giorgio Napolitano che, in quell’occasione, definì Pinelli “la diciottesima vittima della strage di Piazza Fontana”.
Il punto di vista delle bambine permette di entrare gradualmente in una storia complessa e intricata: man mano che le due crescono, aumenta anche il loro livello di consapevolezza, s’infittisce l’insieme di informazioni, si articola il discorso politico e il contesto storico. Contemporaneamente si sviluppa la storia personale di Giuseppe Pinelli,insieme all’evoluzione degli accadimenti storici di cui quella storia è riflesso: le contestazioni a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, la “strategia della tensione”, l’Europa divisa in due blocchi.
Per chi già conosce la storia di Pinelli, il racconto delle figlie permette di esplorare, insieme al contesto politico, anche quello emotivo, famigliare e dunque più intimo.
“Pino, vita accidentale di un anarchico” racconta non solo la morte di Pinelli, ma anche la sua vita, le sue idee, i suoi affetti. E racconta la storia di una donna, Licia, che ha lottato per tutta la vita per rendere giustizia a suo marito.
Il progetto è stato premiato nella sezione work in progress del Festival Visioni dal Mondo. Due i premi: la Menzione Speciale della giuria e il premio “EDI Visionary Award”, con la seguente motivazione: “per la capacità di fornire una narrazione della grande Storia, attraverso il punto di vista dei singoli”.
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Interverrano Claudia Pinelli e la regista Claudia Cipriani.
Chi volesse potrà contribuire alla raccolta fondi per sostenere le spese per il doppiaggio in lingua francese, inglese, spagnola e esperanto.
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CREDITS
Un documentario animato diretto da Claudia Cipriani
Scritto da Claudia Cipriani e Niccolò Volpati
con la collaborazione di Claudia e Silvia Pinelli
Ricerca storica: Niccolò Volpati
Fotografia e Montaggio: Claudia Cipriani
Voci narranti: Olimpia Lanzo e Alessandra Pasi
Illustrazioni: Luca Magnante
Interpreti: Mara Grazioli, Roberta Lombardi, Tommaso Russi, Alida Volpati
Musiche originali: Massimo Latronico e Dario Yassa
Post produzione audio: Massimo Parretti
Fotografie: Uliano Lucas
Registrazione voice over: Gianluca Mancini
Ufficio stampa: Arianna Monteverdi
Produzione Ghiro Film. Con la collaborazione dell’Archivio Giuseppe Pinelli – Centro Studi Libertari. Progetto sostenuto da Comune di Milano (Milano è memoria – Gabinetto del Sindaco), Arci Bellezza
link trailer: https://youtu.be/8gSyxGhiqyM
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