Concentrarsi sulla relazione tra fantascienza e identità femminile è un passaggio obbligato:fin dagli esordi la fantascienza è stato un genere letterario frequentato da autrici, inizialmente celate sotto pseudonimi maschili, che col tempo hanno conquistato uno spazio sempre maggiore, portando nelle proprie opere riflessioni sulla relazione tra i sessi e sul ruolo femminile (è il caso di dirlo) nell’Universo.
Anche la rinascita del genere degli ultimi anni deve molto al talento di scrittrici che hanno svincolato il genere dagli scenari anglosassoni per proporre sguardi diversi e alternativi.
Questo percorso viene magistralmente illustrato dall’antologia “Le Visionarie”, curata dalla coppia simbolo della rinascita weird anni 2000, Ann e Jeff Vandermeer, che raccoglie racconti scritti da donne che hanno fatto la storia ma anche e sopratutto il presente della narrativa fantastica (si spazia dalla fantascienza al fantasy, dall’horror alla weird fiction) , incrociando gusto per l’invenzione di mondi altri e riflessione femminista.
Proponiamo invece come suo temporaneo punto d’arrivo “Ragazze Elettriche”, il romanzo di Naomi Alderman, che immaginando un futuro distopico in cui le donne, grazie a un’improvvisa supremazia fisica, ribaltano i ruoli di genere, indaga sui meccanismi corruttivi del potere, portando alle estreme conseguenze una premessa fantastica e mostrando tutta la capacità del genere fantascientifico di concretizzare scenari futuri e percorsi alternativi.
Ne parleremo con Giulia Abbate, editor indipendente,curatrice e scrittrice di racconti e romanzi di fantascienza; con Elena Di Fazio segue la rubrica mensile "La Fantascienza delle donne" nella rivista on line "Andromeda".Per la Scighera Barbara Bertoli
Le Visionarie, a cura di Ann & Jeff VanderMeer , Nero Edizioni, Roma 2018, euro 25
Ragazze Elettrice, Naomi Alderman, , Nottetempo, Milano 2017, euro 20