È una storia vera quella che scrive Paolo Pasi, una storia che racconta le vicende di alcuni «antifascisti non conformi», in gran parte anarchici, che all'indomani della caduta di Mussolini nell'estate del 1943 reclamano la liberazione dal confino a Ventotene. Ma il governo Badoglio li tratta alla stregua di nemici e per loro decide il trasferimento nel campo di concentramento di Renicci d'Anghiari, poco lontano da Arezzo.
Inizia così il racconto di un viaggio che, tra tentativi di fuga e ricordi di lotta, porterà il gruppo degli antifascisti «senza patria» ad affrontare la prova più dura: l'internamento nel famigerato Campo 97, dove già migliaia di prigionieri di guerra, per lo più slavi, patiscono condizioni di vita durissime.
Con la passione e la cura storica che già abbiamo conosciuto in altri suoi libri, Paolo Pasi narra le vicende di undici personaggi dal passato ribelle e dal futuro incerto: uno scrittore futurista, un catalano sfuggito alla repressione di Franco, un combattente piacentino tornato dalla guerra di Spagna, un fabbro triestino e un barbiere siracusano, una donna dal destino avverso che però non si è arresa…
In Scighera stasera la prima presentazione nazionale del volume. Insieme all'autore ci saranno Paolo Finzi della Rivista A e Fabio Santin, autore della insieme a Paola Brolati della graphic novel Campo 97. Anarchici e slavi internati a Renicci nel 1943, edizione Fuoriposto/CLEUP, 2018.
Per la Scighera Andrea Perin
Paolo Pasi, Antifascisti senza patria, Milano 2018, ed. Elèuthera
con illustrazioni di Fabio Santin