La spremuta - Rosarno, migranti, 'ndrangheta
di e con Beppe Casales
prodotto in collaborazione con Narramondo Teatro
patrocinato da Libera e rete RADICI/Rosarno
Il 7 gennaio 2010 i migranti che lavorano a Rosarno si ribellano. Gli africani dopo anni di violenze e sfruttamento reagiscono, fanno ciò che gli italiani non fanno da anni: alzano la testa. In due giorni si consuma tutto: scontri con la polizia, la caccia al nero, e infine lo sgombero. I media nazionali sottolineano che la mafia non c'entra. Ma dire che la mafia non c'entra in Calabria è una bugia. La mafia c'entra eccome, non solo in Calabria.
Nei fatti di Rosarno si concentrano tre nodi fondamentali che stringono al collo l'Italia, e che prima o poi bisognerà avere il coraggio di sciogliere: il rapporto coi migranti, la mafia e il concetto di lavoro. L'Italia è spremuta da mani violente, da molte mani. Il coraggio di chi non vuole più girare la testa, di chi pensa che vivere esiga più dignità deve essere imitato, non temuto.
Lo spettacolo fa parte di TEATROCIVILENETWORK un progetto di AVVISO PUBBLICO
è stato selezionato per la "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie" 2012 e 2013
e per il Torino Fringe Festival 2013
Ha vinto il premio "LiNUTILE DEL TEATRO" 2013 e ha superato le 170 repliche in tutta Italia
Beppe Casales fa teatro dal 1998. Ha lavorato tra gli altri con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Michela Cescon e Mirko Artuso. Dagli anni 2000 la sua ricerca artistica si concentra sul teatro di narrazione, un teatro popolare. Seguendo una continua ricerca di un linguaggio originale ha messo in scena “Salud”, “Einstein aveva ragione”, “Appunti per la rivoluzione” e “La spremuta - Rosarno, migranti, 'ndrangheta”, "L'albero storto - una storia di trincea", "SUPERFIABA", “Welcome” spettacolo patrocinato da Amnesty International Italia e “Nazieuropa”.
Prenotazione consigliata a questo link: https://forms.gle/4ZsJRQxngT54LgLLA
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