Andare dal dentista è per molti un male necessario
- Come scegliere il dentista, con attenzione alla qualità delle cure ma anche al portafogl?
- Quali sono le categorie che possono accedere alle cure gratuite del servizio sanitario nazionale?
- Come posso prevenire patologie odontoiatriche?
In questo incontro del ciclo Chiamata alle aule, Daniela Carmagnola ci aiuterà a rispondere a queste e altre domande
In Italia circa il 70% della popolazione non va dal dentista.
L’odontoiatria è prevalentemente privata poiché il sistema sanitario pubblico non riesce a farsene carico a causa dei costi elevati. L’odontoiatria è di fatto una specialità costosa, perché costosi sono i materiali e le attrezzature necessari così come le varie tasse (smaltimento rifiuti, controllo radiografico ecc) a cui è sottoposta. I motivi per cui buona parte della popolazione non va dal dentista sono diversi: molto spesso i costi dell’odontoiatria sono proibitivi, oppure si ha paura del dentista, o ci si fida poco della categoria per cattive esperienze precedenti. Tuttavia è un errore trascurare la cura di denti e gengive e va detto che il costo delle prestazioni cresce man mano che il problema odontoiatrico si aggrava. In parole povere, fare visite di controllo almeno annuali costa molto meno che andare dal dentista quando si ha un problema conclamato. Curare la gengivite costa meno che curare la parodontite, curare una piccola carie costa molto meno che devitalizzare un dente. E così via. Inoltre le malattie della bocca sono a volte correlate a malattie sistemiche, che possono riguardare altre parti del corpo. Curarsi la bocca significa quindi prendersi cura della propria salute generale, e viceversa. Condizioni orali trascurate possono avere effetti deleteri anche sulla salute generale. Non è impossibile trovare odontoiatri che offrono prestazioni di buona qualità a prezzi ragionevoli. Inoltre per alcune categorie di persone il sistema sanitario offre la possibilità di effettuare le prestazioni odontoiatriche in strutture pubbliche. Esistono anche strutture private convenzionate con la ASL. Ecco alcuni consigli per scegliere come e dove curarsi. In Italia convivono attualmente più figure autorizzate a svolgere la professione odontoiatrica: laureati in Odontoiatria e Protesi Dentaria (laurea apposita istituita in Italia nel 1980), laureati in Medicina e Chirurgia e specializzati in Odontostomatologia, laureati in Medicina e Chirurgia senza specializzazione (per gli immatricolati all'Università precedentemente al 1980 – 81 e per gli immatricolati all'Università dal 1980 - 81 al 1984 - 85 che si siano laureati, abilitati e iscritti all' Albo entro il 31 - 12 - 91). Tutte le persone in possesso di questi titoli per essere abilitate all'esercizio della professione devono aver superato anche l'esame di Stato ed essere iscritte all'albo professionale degli odontoiatri. Attualmente, le uniche figure che l’università prepara per la professione odontoiatrica sono i laureati in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Bisogna assolutamente evitare di andare da un abusivo, ovvero una persona che si spaccia per dentista senza averne i titoli, ovvero una laurea adeguata. Infatti, oltre ai titoli queste persone non hanno neanche le competenze per fornire le cure, fanno spesso grossolani errori e possono mettere a repentaglio la salute di chi capita tra le loro mani. Il fenomeno dell’abusivismo è un problema molto diffuso in Italia (si parla di oltre 100.000 abusivi). Gli abusivi sono spesso odontotecnici in possesso del semplice diploma di scuola superiore e si riconoscono perchè a volte offrono prestazioni a prezzi (neanche sempre) ridotti e senza emettere regolare fattura, nel loro studio non espongono alcuna laurea, non possono firmare ricette né possono rilasciare alcuna certificazione. Per accertarsi che la persona che intende curarci sia un odontoiatra abilitato, è sufficiente controllare che sia iscritto all’ordine presso la FNOMCeO, federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, sul sito della federazione. In caso dobbiate scegliere il dentista è quindi utile fissare un appuntamento con un professionista, verificare che abbia i requisiti (controllate il nome sul sito internet) e che lo studio e il professionista vi ispirino fiducia. La visita non vi impegna a fare le cure, quindi potete richiedere un piano di trattamento e un preventivo e, in caso abbiate dubbi, chiedere ulteriori pareri fissando appuntamenti presso altri dentisti. In Italia non si usa spesso far pagare la visita ma non è sbagliato farla pagare, come avviene quando ci si reca da un altro professionista della salute (come il ginecologo, l’ortopedico ecc).
Chi può accedere al sistema sanitario nazionale?
L’accesso alle prestazioni odontoiatriche in regime di sistema sanitario nazionale sono regolate dal DGR 8/3111, di seguito riportato: ASSISTENZA ODONTOIATRICA Il provvedimento declina criteri clinici e criteri socio-economici in base ai quali è stata selezionata la casistica che può fruire di prestazioni odontoiatriche con il SSR in regime ambulatoriale. L’erogazione con il SSR dell’as-sistenza odontoiatrica è esclusivamente destinata a pazienti residenti in Regione Lombardia. CRITERI CLINICI Odontoiatria infantile e prevenzione Nell'odontoiatria infantile i LEA, e quindi il SSR, devono farsi carico di potenziare la prevenzione, oltre che ottimizzare gli interventi terapeutici. Le patologie orali pediatriche che oggi risultano avere importanza nei primi 14 anni di vita, sono: - la carie dentale in soggetti a rischio - le parodontiti aggressive - le alterazioni morfologico-funzionali dei mascellari - le patologie delle mucose orali a rischio per cancerogenicità. Le prestazioni odontoiatriche a carico del SSR devono essere garantite ai soggetti appartenenti alla fascia d'età dai 0 ai 14 anni, considerati a rischio e cioè con un alto numero di elementi dentari decidui persi o sede di processi cariosi (indice dmft/DMFT>1). Le prestazioni erogabili a carico del SSR, note per l’efficacia in soggetti in permuta dentaria sono: - igiene orale professionale; - applicazione di vernici cario-protettive e/o di sigillanti - terapia riabilitativa delle lesioni cariose della dentatura decidua con tecniche restaurative provvisorie o minimali (Art) - terapia delle lesioni dei denti permanenti - estrazione dei denti decidui con polpa compromessa e applicazione di mantenitori di spazio. E’ opportuno che il bambino minore di 14 anni, che rientra nelle indicazioni cliniche individuate, debba essere valutato da uno specialista odontoiatra operante in struttura accreditata, in modo da poter constatare la sussistenza delle condizioni cliniche e provvedere al trattamento relativo. Inoltre, su richiesta del PLS, tutti i bambini con età uguale o inferiore ai 6 anni possono essere sottoposti ad una prima valutazione odontoiatrica presso una Struttura accreditata.
Odontoiatria e malformazioni
Il SSR garantisce le terapie odontoiatriche complete per i soggetti con labiopalato-schisi o affetti da malformazioni cranio-facciali congenite. Odontoiatria e trattamenti ortopedico-ortodontico. Possono essere sottoposti a trattamento ortopedico-ortodontico i soggetti in fase dinamica di crescita che presentino gravi alterazioni dei rapporti intermascellari tali da pregiudicare una corretta funzionalità dell’apparato masticatorio e/o della crescita facciale. Odontoiatria e gravidanza. Alla luce delle interrelazioni tra la patologia orale della madre e la patologia orale del bambino, è inserito nei LEA il controllo delle patologie dento-parodontali della gravida mediante l’applicazione di protocolli dento-parodontali preventivi professionali mirati, al fine d’indirizzare correttamente i comportamenti preventivi della madre, già in fase di gravidanza.
Odontoiatria e patologia tumorale
Indipendentemente dall’età a tutti i soggetti affetti da patologie delle mucose orali che non guariscono spontaneamente entro 14 giorni dalla comparsa dei primi segni e sintomi va assicurata la valutazione iniziale e il relativo follow up, se necessario, al fine della prevenzione del carcinoma intra-orali e di altre gravi patologie, come da raccomandazione dell’Orga-nizzazione Mondiale della Sanità.
Odontoiatria per particolari condizioni morbose
Tutte le cure odontoiatriche necessarie – con l’eccezione di quelle la cui unica indicazione è di tipo estetico vanno assicurate a: 1. Soggetti nati con condizioni di gravi deficit fisici, sensoriali e neuropsichici (codice di esenzione 051) 2. Soggetti affetti da patologie o trattamenti sistemici che aggravano le patologie orodentali o che rendono le cure odontoiatriche a rischio o che comportano trattamenti di particolare complessità quali: · Patologie cardiovascolari gravi – Classe NYHA III/IV (codice esenzione 021) · Neoplasie sistemiche come leucemie o linfomi, ecc.. (codice esenzione 048) · Infezione HIV (codice esenzione 020) · Insufficienza renale cronica (codice esenzione 023) · Cirrosi (codice esenzione 008) e epatopatia cronica attiva (codice esenzione 016) · Pazienti in attesa di trapianto (codice esenzione 050) e trapiantati (codice esenzione 052) · Precancerosi delle mucose orali · Trattamenti radianti nel distretto cervico-facciale · Epilessia (codice esenzione 017) · Patologie psichiatriche gravi (codice esenzione 044 ) · Pazienti con dipendenza da sostanze stupefacenti, psicotrope e da alcool (codice esenzione 014) · Altre patologie non specificate che richiedono un trattamento preferibilmente in strutture ospedaliere al fine di prevenire o trattare eventuali complicanze insorte durante i trattamenti odontoiatrici (tra i quali sono da ricomprendere anche i pazienti diabetici). 3. Esenti per malattie rare, per quanto correlato alla patologia primaria; 4. Soggetti che non possano usufruire di cure convenzionali, quali gli edentuli affetti da gravi atrofie dei mascellari ed i portatori di deficit anatomici conseguenti a perdita di tessuti molli e/o duri per neoplasie o traumi. L’accertamento del criterio che determina l’erogabilità della prestazione con il SSR è a carico del medico prescrittore che stila l’impegnativa per “visita odontoiatrica”; conseguentemente lo specialista, operante nella struttura accreditata, valuterà la tipologia di trattamento necessario, secondo le indicazioni contenute nel provvedimento. Deve essere assicurata all’interno delle categorie di pazienti individuati nel presente provvedimento e quindi compresa nei LEA, l’assistenza protesica odontoiatrica.
CRITERI SOCIOECONOMICI
Le categorie sotto riportate possono usufruire dei trattamenti odontoiatrici con il SSR a prescindere dalla condizione patologica presente: 1. invalidi di guerra titolari di pensione vitalizia 2. invalidi per servizio (categorie dalla 1a all'8a) 3. invalidi civili al 100% 4. invalidi civili minori di 18 anni con indennità di frequenza 5. danneggiati da vaccinazione obbligatoria, trasfusioni, somministrazione di emoderivati, limitatamente alle prestazioni necessarie per la cura delle patologie previste dalla legge n. 210/1992 6. vittime del terrorismo e della criminalità organizzata e familiari (il coniuge e i figli; in mancanza dei predetti, i genitori) 7. ciechi e i sordomuti 8. pazienti sottoposti a terapia del dolore 9. soggetti rientranti nell'accordo tra Regione Lombardia e Ministero della Giustizia 10. ex deportati da campi di sterminio titolari di pensione vitalizia 11. infortunati sul lavoro per il periodo dell'infortunio e per le patologie direttamente connesse purché indicato sulla ricetta 12. titolari di pensione e i familiari a carico, secondo i limiti di reddito previsti 13. disoccupati iscritti agli elenchi anagrafici dei Centri per l’impiego e i familiari a carico 14. lavoratori in mobilità e i familiari a carico 15. lavoratori in cassa integrazione straordinaria e i familiari a carico 16. trapiantati d'organo con reddito complessivo del nucleo familiare anagrafico, riferito secondo i limiti previsti. L’indicazione dei criteri socio economici, laddove non attestata da tessera di esenzione, deve essere autocertificata dal paziente mediante l’apposizione della propria firma autografa sul retro della ricetta, mentre la struttura sanitaria che eroga il servizio provvederà alla marcatura della casella contrassegnata dalla lettera “R”. Odontoiatria d’urgenza Il provvedimento prevede, infine, che le strutture accreditate con il SSR assicurino il trattamento delle emergenze algiche, di quelle legate a processi infiammatori acuti e a quelle relative ai traumi dentali. Esiste dal 2008 un accordo firmato da Ministero della Salute, ANDI e OCI per offrire cure odontoiatriche di base ad una parte della popolazione, secondo i criteri sotto riportati. Va detto che questo accordo è stato fatto con delle associazioni (associazione nazionale dentisti italiani e odontoiatri cattolici italiani) impedendo di fatto a chi preferisce rimanere indipendente e non vuole associarsi di aderire all’accordo. Ad ogni modo, la lista degli odontoiatri che hanno accettato è disponibile sul sito del ministero della salute e per accedere bisogna presentare l’Isee. Il paziente che entra per la prima volta in uno studio odontoiatrico deve compilare, prima o durante la visita, una anamnesi precisa riguardo al proprio stato di salute e all’eventuale assunzione di farmaci. Il professionista e il personale ausiliario devono sempre visitare indossando guanti e mascherina. I luoghi devono essere puliti e gli strumenti devono essere stati sterilizzati prima di essere introdotti nella bocca del paziente. La poltrona deve essere pulita tra un paziente e l’altro con prodotti appositi, operazione che richiede qualche minuto. La visita prevede l’ispezione della cavità orale nella sua totalità, ovvero per quanto riguarda la salute di denti, gengive, lingua e mucose (alla ricerca di eventuali lesioni, soprattutto precancerose). Gli operatori della salute orale devono informarsi sull’abitudine al fumo del paziente, verificare se il fumo ha causato dei danni al cavo orale e consigliare i fumatori su come smettere. Durante la visita, molto spesso è utile avvalersi di un esame radiografico che può consistere in una radiografia panoramica, che offre una visione d’insieme di varie strutture, tra cui quelle ossee mandibolari e mascellari, e/o radiografie endorali, ovvero immagini più piccole che permettono di visualizzare i dettagli di alcuni denti (utili ad esempio per la valutazione dello stato di un trattamento endodontico – devitalizzazione – o per la diagnosi di carie interprossimali). In alcuni casi l’odontoiatra può richiedere esami quali TAC o radiografie in diverse proiezioni. Indubbiamente, la radiografia da sola, ovvero non accompagnata dalla visita del paziente, non è uno strumento sufficiente a fare una diagnosi completa e un piano di trattamento. Una volta discussa la diagnosi col paziente, si procede alla proposta di uno o più (ove possibile) piani di trattamento con i relativi pro e contro ed una valutazione dei costi. Il paziente deve firmare un consenso informato prima di iniziare i lavori. Il piano di trattamento deve seguire una certa logica. Fermo restando che in caso sia presente dolore, grave infezione o trauma, il trattamento di queste condizioni ha la precedenza per ovvi motivi, le fasi successive dovrebbero prevedere il ripristino delle condizioni di salute gengivale e dentale prima di passare alle fasi successive (otturazioni, protesi ecc). Al momento del saldo il paziente deve ricevere una fattura con la descrizione delle cure effettuate. Va sottolineato che le prestazioni odontoiatriche non sono soggette ad IVA. Se un dentista vi chiede il pagamento del 20% di IVA in caso richiediate la fattura, vi sta truffando. Una visita periodica dal dentista con eventuale seduta di igiene orale professionale è alla base della prevenzione delle malattie del cavo orale e del mantenimento dello stesso in buona salute. La frequenza delle visite e delle sedute di igiene orale è abbastanza individuale e va stabilita con l’odontoiatra o l’igienista dentale che quindi dovrebbe conoscere il paziente e seguirlo nel tempo per comprenderne le caratteristiche e le necessità. Generalmente è buona norma andare dal dentista una volta all’anno. Più nello specifico, se necessarie, le sedute di igiene orale devono precedere gli altri trattamenti, il cui successo risente spesso della presenza di gengive sanguinanti, tasche parodontali, placca e tartaro. Un trattamento parodontale completo richiede di solito più sedute e prevede controlli a distanza di tempo. Le cure conservative ed endodontiche (otturazioni e devitalizzazioni) dovrebbero sempre essere eseguite sotto diga di gomma, un presidio che garantisce un maggior successo nell’esecuzione di otturazioni in materiali compositi e previene la contaminazione batterica dei canali durante le terapie endodontiche (devitalizzazioni). I denti trattati endodonticamente (devitalizzati) devono essere esenti da patologie, anche asintomatiche, al loro apice (i cosidetti granulomi) prima di essere sottoposti a trattamenti protesici. Tali denti devono essere controllati radiograficamente ed eventualmente essere ritrattati con successo monitorabile nel tempo (in termini di settimane o mesi) prima che venga confezionata una corona.
Daniela Carmagnola
Laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Milano nel 1996, ha conseguito nel 2001 un Ph.D.presso l’Unità di Ricerca del Dipartimento di Parodontologia dell’Università di Göteborg (Svezia) e nel 2008 il dottorato di ricerca in Odontostomatologia Preventiva presso l'Università di Sassari. È autrice di pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali. Ha svolto il ruolo di professore a contratto per il corso di laurea in Igiene Orale dell’Università degli Studi di Milano ed è stata per anni tutore per il corso di laurea in Igiene Dentale nel reparto di igiene orale in gravidanza. Attualmente svolge la libera professione a Milano e continua a collaborare con l'Università. Si occupa principalmente di malattie parodontali, anche in correlazione alle patologie e condizioni sistemiche. www.studiocarnevali.org
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