liberamente ispirato all'omonima farsa in un atto di Miguel De Cervantes y Saavedra.
Regia e drammaturgia Piero Lenardon e Marta Maria Marangoni
con Piero Lenardon e Marta Maria Marangoni e con gli allievi del corso ASCOLTO IL TUO CUORE, CITTÀ
musiche originali Fabio Wolf
si ringrazia Renato Sarti e tutto il Teatro della Cooperativa, con il contributo della Cooperativa ABITARE
organizzazione Francesca Di Girolamo, Valentina Sturiale
consulenza Giulia Innocenti Malini (docente di Teatro Sociale presso Università Cattolica)
assistente Bahaa Bakarr
sound Pasquale Pako Balzano
costumi Marta M. Marangoni, William Maddaloni
video Francesco Cannito
Meraviglia, stupore di fronte a qualcosa di straordinario: ci può capitare ammirando un monumento, guardando la luce che squarcia le nuvole in una strada di campagna dopo un breve temporale, osservando il gironzolare operoso di una formichina intorno alle nostre scarpe, rimirando un semplice sasso, oppure possiamo stupirci addirittura del nostro io, un attimo, sì, giusto un attimo dopo il risveglio.
Meraviglia, preziosa meraviglia - preziosa perché merce rara e come merce venduta e comprata e usata come strumento di Potere. In fondo è sempre stato così: la storia è piena di micidiali falsità che qualche volta lasciamo correre anche in un bagno di sangue. Cervantes era al corrente di questo difetto dell'umanità e ce lo mostra con semplice chiarezza e comicità.
Ne Il Teatrino delle Meraviglie, uno degli intermezzi dell’opera “Ocho comedias y ocho entremeses” scritta nel 1615 dal famoso autore del Don Chisciotte, è mostrata una società che - attraverso la maestria del capocomico - s’illude di cose che non vediamo neanche noi come pubblico.Allora anche noi, come teatranti, abbiamo voluto servirci di questa merce, produrre e vendere
Meraviglia, seguendo il suo racconto teatrale cercando d'adattarlo alla nostra riflessione, legata all'oggi.
L'illusione, l'apparenza, l'inganno, la truffa.
Un gruppo di comici imbroglioni e bricconeschi - afflitti dalla crisi - inventa uno spettacolo senza luci, senza scenografie e soprattutto senza attori! I commedianti, però, pongono al loro pubblico una condizione: le meraviglie del teatrino possono essere viste solo da chi sia fedele alla “nostra religione unica e vera”. In realtà nessuno vede nulla perché non c'è nulla da vedere, ma tutti affermano di vedere per non compromettere la propria reputazione. Non solo: cercano di convincere anche gli scettici di aver visto veramente qualcosa.Il teatrino delle Meraviglie di Miguel de Cervantes esalta il ruolo dell’attore e del teatro nel disvelare un’immagine fatale per la nostra vita come uomini e soprattutto come cittadini: il pregiudizio sociale.
Questa breve opera ci ricorda così, che non è sempre facile stabilire chi ha ragione e chi torto, chi mente e chi dice il vero, quale sia il confine fra ciò che lecito e ciò che non lo è.
Forse perché, questo confine, non vale troppo la pena di affannarsi a cercarlo, nemmeno nella vita.
Abbiamo lavorato con questo preciso scopo: truffare in bellezza e divertimento qualsiasi truffatore!
Questo offriamo alla nostra città e al nostro quartiere.
CHI SIAMO
Per il quarto anno MinimaTheatralia in collaborazione con La Scighera ha organizzato il laboratorio ASCOLTO IL TUO CUORE, CITTÀ - spazio teatrale di partecipazione sempre aperto allo scambio d’idee e di esperienze. Il corso prevede l'approfondimento delle tecniche teatrali. Inoltre la musica dal vivo ha accompagnato tutto il laboratorio diventando parte integrante del lavoro. Un gruppo formato da cittadini e artisti si è confrontato sull’osservazione del quartiere e della città per fare della creatività uno strumento di comunicazione e cambiamento.
Ingresso con sottoscrizione e tessera Arci.