'Confine' è un termine che appare in contraddizione con il pensiero libertario, perché comprende il senso della frontiera e del limite a fronte del senso più profondo della libertà.
Il pretesto per l'incontro di stasera ci viene offerto dalla pubblicazione di A Rivista anarchica dell'ultimo dossier Leggere l'anarchismo curato da Massimo Ortalli e dedicato alla “produzione editoriale riguardante l’anarchismo, inteso tanto come movimento specifico quanto come insieme di idee, principi, proposte”. Sono quasi trecento titoli pubblicati tra il 2012 e il 2016 che, al di là di ogni considerazione squisitamente editoriale, sono un esempio di definizione implicita di possibili confini dell'anarchismo. O, se si preferisce, dagli anarchismi.
Un pensiero e un movimento che si fondano, come si intitola un noto libro, su “un'idea esagerata di libertà”, comprendono molte cose, ma non tutte: libertà individuale, innanzitutto, ma sempre in armonia, per quanto possibile, con la libertà degli altri e con l'organizzazione sociale. Ma forse anche la presenza, non dichiarata, di impliciti e condivisi confini.
E qui cominciano anche i dubbi, i problemi, le contraddizioni.
La Pianta Anarchica della Scighera e la redazione di “A” Rivista Anarchica vogliono aprire questa sera una discussione senza alcuna pretesa di risolvere problemi probabilmente irresolubili. Con quel gusto dell'approfondimento, della discussione costruttiva, del lucido esame collettivo che, se non ci farà arrivare alla Verità (che non esiste, per noi) ci faccia fare ancora un po' di quella ginnastica che tanto ci piace: la ginnastica della discussione. L'unica che non è mai troppa.
Saranno presenti Sara Giulia Braun (Eleuthera), Carlotta Pedrazzini e Paolo Finzi (“A” rivista anarchica). Andrea Perin per la Scighera.