I tre usi del coltello, la rassegna gialla della Scighera, presenta una serata di cinema e storie dai bassifondi della capitale morale.
A quarant’anni dalla morte celebriamo il maestro del giallo milanese: Giorgio Scerbanenco.
Figlio di padre ucraino e di madre italiana, Scerbanenco emigrò a Milano da ragazzo, e negli anni del boom economico imparò a guadagnarsi da vivere lavorando nei rotocalchi: come correttore di bozze, redattore, titolare di rubriche femminili e di poste del cuore. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta produsse decine di romanzi e centinaia di racconti, scrivendo sempre - come Chandler e Simenon - per comprare pane vino e sigarette più che per entrare nelle antologie, usando diversi pseudonimi e praticando tutti i generi della “letteratura da edicola”: western, fantascienza, romanzo rosa. Ma fu con il giallo che riuscì a raccontare, come nessun altro all’epoca, il lato oscuro della capitale morale, la città dove si ammazza di sabato perché negli altri giorni si lavora. Di tutta quella narrativa usa e getta (carta povera, inchiostro sbavato, illustrazioni di copertina a tinte forti, libri da abbandonare sul treno o sulla sabbia umida della spiaggia) oggi restano soprattutto i racconti di Milano calibro 9 e la quadrilogia di Duca Lamberti, medico radiato dall’ordine per aver praticato l’eutanasia, investigatore a suo agio nei salotti della Milano bene e tra i casermoni delle periferie industriali:Venere privata (1966), Traditori di tutti (1966), I ragazzi del massacro (1968), I milanesi ammazzano al sabato (1969).
Alle 21.30 proietteremo, alla presenza del regista, il documentario “Scerbanenco by Numbers” (30’, 2006), di Stefano Giulidori. Non solo un lavoro biografico ma un ritratto della città e del quartiere di Scerbanenco, Porta Venezia: un tentativo di catturare lo spirito dell'epoca e la voce dello scrittore, e di tradurre tutto questo in immagini.
Alle 22.15 sarà la volta del film “La mala ordina” (97’, 1972), di Fernando di Leo, capostipite del poliziottesco all’italiana e ispirato ai racconti di Milano calibro 9, presentato dal nostro Lorenzo De Micheli.
Ingresso libero con tessera Arci