“Scienza e medicina, applicate al corpo in tutte le sue forme, diventano un’arma formidabile per contrastare la violenza e tutelare i diritti umani. Questo è il messaggio che il MUSA vuole portare, per progettare un futuro migliore anche attraverso una nuova lettura del passato”.
Questa mattina Cristina Cattaneo, coordinatrice del progetto, ci accompagna a vedere il MUSA (Museo Universitario Studi Antropologici), nuovo museo milanese dove sono protagoniste le discipline che si occupano di studiare il corpo in tutte le sue forme. Per ricostruire un passato, remoto o recente, attraverso l’esame del cadavere, dello scheletro e del vivente.
Articolato in cinque sezioni, partendo con quella introduttiva che illustra cosa si può “leggere” dal corpo umano, fino allo spazio dedicato al recupero delle vittime del naufragio del 2015 nel Canale di Sicilia, il MUSA è un museo affascinante e impegnativo, dove non esposti oggetti ma concetti e pratiche.
Ritrovo alle 9,45 in via Ponzio 7 a Milano. Sono previsti un massimo di 20 partecipanti perciò si prega di comunicare la propria presenza entro le ore 18.00 di venerdì 23 marzo scrivendo a viaggineiparaggi@scighera.org. Visita guidata con rimborso spese (5 euro)